InFormaCUN - 321
InFormaCUN
Resoconto n. 321 – Adunanza del 13, 14 e 15 dicembre 2022.
COMUNICAZIONI
Il Presidente comunica che è stata pubblicata l’Ordinanza Ministeriale relativa all’indizione delle elezioni per il rinnovo parziale del CUN che si terranno tra il 29 marzo e il 5 aprile 2023.
Inoltre, è stato istituito un gruppo di lavoro per effettuare una sintesi delle attività svolte dal CUN nell’ultimo quadriennio; il gruppo è composto dai consiglieri CONTI (coordinatore), DONATI, OCCELLI, CUCCOLI e FUBELLI.
PARERE
Il CUN ha emanato un parere in merito alle disposizioni riguardanti il comparto universitario nel Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2023 e bilancio pluriennale per il triennio 2023-2025. Fra i diversi punti toccati nel parere, nel complesso favorevole, si evidenziano quelli che mettono in luce le principali criticità:
– le “penalizzazioni economiche” previste dal titolo VII c. 1 dell’art. 101, dirette agli atenei che presentino uno scostamento tra il fabbisogno finanziario programmato e quello effettivo, risultano inadeguate a garantire una corretta gestione del fabbisogno poiché non è attualmente disponibile un banca dati pubblico che consenta ai singoli atenei di monitorare la dinamica del fabbisogno finanziario aggregato al fine di riprogrammare, ove necessario, l’incidenza dei pagamenti del singolo ateneo sulla tesoreria statale, senza incorrere in eventuali penalizzazioni.
– si ribadisce la necessità di rifinanziare l’FFO non vincolato, anche alla luce del fatto che i costi non comprimibili come quelli relativi all’approvvigionamento energetico, oppure a garantire gli aumenti retributivi del personale, sono a totale carico degli atenei e tendono a vanificare l’intento di far crescere il turnover e la possibilità di recuperare integralmente i punti organico delle cessazioni.
– si ritiene necessario che siano individuate risorse aggiuntive da destinare ai nuovi “contratti di ricerca” mediante le procedure di cui all’art. 14 c. 6-septies della legge n. 79 del 29 giugno 2022 e al contempo sia rimosso il vincolo fissato nel c. 6 per cui la spesa complessiva dei contratti di ricerca non può essere superiore alla spesa sostenuta nell’ultimo triennio per l’erogazione degli assegni di ricerca, come risultante dei bilanci approvati.
– si ritiene necessario che il sistema universitario pubblico sia dispensato permanentemente dai limiti di spesa per l'acquisto di beni e servizi previsti dall’art. 1, cc. 590 e seguenti della legge 160/2019, che appaiono in palese contraddizione con le finalità istituzionali degli atenei e con il necessario meccanismo di ripresa e resilienza legato al PNRR, nonché con le crescenti spese delle utenze energetiche; inoltre, gli atenei statali dovrebbero essere esonerati definitivamente dall’obbligo dell’approvvigionamento tramite gli accordi quadro e il sistema CONSIP per tutte le tipologie di acquisti di beni e servizi, anche alla luce delle precipue finalità istituzionali delle università, e al fatto che il sistema CONSIP è sovente inefficiente e incapace di fornire un effettivo risparmio di spesa.
ATTIVITÀ CONSULTIVE
Sono state esercitate le consuete funzioni consultive.
Sulla base del lavoro istruttorio dei Comitati d’Area competenti sono stati espressi pareri: a) sulle richieste di passaggio di SSD; b) sull’equivalenza di titoli esteri con titoli italiani, c) sulle richieste di riconoscimento di titoli accademici pontifici e titoli accademici pontifici in scienze religiose; d) sull’equipollenza di dottorati di ricerca; e) sul riconoscimento di servizi pre-ruolo prestati all’estero ai fini della ricostruzione di carriera.
Sulla base del lavoro istruttorio della Commissione II – Politiche per la valutazione, la qualità e l’internazionalizzazione della Ricerca, sono stati formulati pareri f) sulle corrispondenze di posizioni accademiche ai fini di chiamate dirette e delle ammissioni alle selezioni degli atenei.
Sulla base del lavoro istruttorio della Commissione III – Politiche per la valutazione, la qualità e l’internazionalizzazione della Formazione universitaria, l’Aula ha proseguito il lavoro di revisione delle classi di corsi di studio e sono stati formulati pareri sull’istituzione di corsi di insegnamento e in merito alle modifiche dei regolamenti didattici d’ateneo.