Dichiarazione del 03/02/2016
Dichiarazione in merito a «Il valore del lavoro intellettuale e della ricerca scientifica»
Il Consiglio Universitario Nazionale reputa che il superamento del blocco quinquennale degli scatti retributivi del personale docente universitario meriti di essere apprezzato, pur non potendosi dire sufficiente a evitare gli effetti maggiormente penalizzanti che ne sono derivati. Al blocco degli scatti si è d’altro canto accompagnata la sospensione della maturazione delle classi stipendiali cosicché il calcolo dell’anzianità di servizio vede comunque la definitiva cancellazione, ai fini economici, di tutto il quinquennio 2011-2015.
La perdita non recuperabile di cinque anni di carriera significa dunque, specie per i più giovani, certezza di non poter raggiungere nell’intero corso della loro vita professionale, significativamente abbreviata per il duplice effetto dell’innalzamento dell’età media d’ingresso e dell’abbassamento dell’età di quiescenza, livelli retributivi adeguati al proprio status.
Il Consiglio Universitario Nazionale ritiene perciò debbano essere previste quantomeno soluzioni che, pur non potendo sanare gli effetti passati né sterilizzare quelli futuri, producano un’accelerazione dei processi valutativi periodici -dei quali si auspica il più corretto e solido esercizio- fino al riallineamento dell’anzianità economica con quella giuridica, così da garantire un recupero progressivo degli scatti e il raggiungimento a fine carriera di livelli accettabili di retribuzione e di pensione, capaci di riflettere il valore del lavoro intellettuale e della ricerca scientifica.